Il Ministro degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, ha riconosciuto martedì che al momento non esistono le condizioni perché l'UE possa revocare le sanzioni contro il Venezuela Allo stesso tempo, ha ribadito che la Spagna vuole che si svolgano elezioni presidenziali alle quali possa partecipare chi lo desidera.
Prima della sessione plenaria del Senato, Albares ha riconosciuto che il governo di Nicolás Maduro non rispetta quanto concordato con l'opposizione lo scorso ottobre alle Barbados in vista delle elezioni presidenziali in materia di garanzie elettorali e diritti politici.
"Certo, i mandati di arresto emessi nei confronti di esponenti dell'opposizione e della società civile, che impediscono a chi vuole competere liberamente e in totale trasparenza di poterlo fare, sono molto lontani da quanto concordato e da ciò che la Spagna vorrebbe e perché “Noi lavoriamo”, ha detto il ministro.
Albares ha affermato che la Spagna vede “con interesse che esista un calendario elettorale” – le elezioni sono previste per il 28 luglio – come richiesto dall’opposizione e “la predisposizione da parte del governo a far partecipare missioni di osservazione”. dall’ONU, dall’UE o dal Centro Carter.
"Siamo favorevoli e al momento speriamo che possa essere implementato e che ci possa essere un'osservazione e che alla fine siano soddisfatte le condizioni democratiche minime affinché possano aver luogo", ha indicato il ministro.
Allo stesso modo, ha espresso il rifiuto del Governo del fatto che “chi vuole presentarsi non può farlo”, in linea con quanto espresso finora. “Ecco perché il regime di sanzioni dell’Unione Europea, che sostiene la Spagna, resta in vigore”, ha sostenuto, dopo che lo scorso novembre aveva difeso davanti ai suoi partner europei un allentamento delle sanzioni, che i Ventisette hanno poi prorogato per sei mesi. invece che per un anno, come finora.
“Le sanzioni non sono fine a se stesse, ma devono cambiare le condizioni del Paese in cui vengono applicate”. e purtroppo queste condizioni non sono ancora soddisfatte”, ha ammesso il capo della diplomazia.
Ha quindi ribadito la disponibilità della Spagna ad aiutare in questo processo, in linea con i "molteplici" contatti che ha detto di aver intrattenuto con il governo venezuelano e l'opposizione. "Da qui fino alle elezioni, il Governo ed io come ministro seguiremo da vicino lo sviluppo del processo elettorale" con l'obiettivo di renderlo "il più democratico possibile".
Tu opinione
Ci sono alcuni norme commentare Il loro mancato rispetto comporterà l'espulsione immediata e permanente dal sito.
EM non è responsabile delle opinioni dei suoi utenti.
Vuoi sostenerci? Diventa un mecenate e ottieni accesso esclusivo ai pannelli.