Una volta terminato il riconteggio delle elezioni locali in Irlanda del Nord, il Sinn Féin si consolida come principale forza politica e riesce a spezzare il predominio unionista nell’Uslter dopo decenni di maggioranze filo-britanniche.
I seggi elettorali in Irlanda del Nord si sono chiusi giovedì dopo un'intensa giornata di votazioni per le elezioni locali. Il partito filo-irlandese Sinn Féin aspirava a riaffermarsi come forza politica dominante nella regione britannica.
La formazione nazionalista, che in passato è stata il braccio politico dell’ormai inattivo Irish Republican Army (IRA), è riuscita a ripetere la storica vittoria nelle elezioni dell’Assemblea autonoma del maggio 2022 e ha superato ancora una volta il Democratic Unionist Party (DUP), che difende la posizione sindacalista, nei consigli comunali. Per la sua parte, Il DUP ha resistito abbastanza bene alla spinta di altre forze dello stesso blocco come la Voce Unionista Tradizionale (TUV) e l’UUP, che non sono riusciti a sostituire il DUP come principale agente del sindacalismo.
Oltre 1,3 milioni di cittadini nordirlandesi con diritto di voto sono stati chiamati oggi a decidere la distribuzione dei 462 seggi negli undici consigli della provincia britannica. Queste elezioni, segnate dalla crisi del governo Home Rule, sospeso da più di un anno, sono state proposte dai membri del DUP come una sorta di test per vedere se consentire allo Sinn Féin di prendere il controllo (come previsto negli accordi del Venerdì Santo, essere la forza con più voti ed essere obbligata a governare insieme) potrebbe pesare su di loro di fronte alle posizioni molto più contrarie di UUP e TUV.
La vicepresidente del Sinn Féin, Michelle O'Neill, ha dichiarato che “è tempo” che il DUP accetti di tornare al governo di condivisione del potere e ha celebrato con moderazione la vittoria elettorale lanciando un messaggio di unità e affermando che la fiducia posto nella sua formazione servirebbe a rafforzare il suo impegno a “governare per il popolo”.
Il rifiuto del DUP di accettare gli accordi commerciali tra Londra e Bruxelles sulla situazione in Irlanda del Nord dopo la Brexit, riflesso inizialmente nel controverso Protocollo e ora nell'Accordo quadro di Windsor, tiene con il fiato sospeso il governo di Belfast dal febbraio 2022.
Da parte sua, il partito Alianza, con un orientamento multiconfessionale e centrista, ha continuato ad acquisire importanza dopo essere diventata la terza forza provinciale alle elezioni dell'Assemblea nordirlandese di 2 anni fa. La loro posizione neutrale rispetto all’indipendenza/riunificazione, lungi dall’avere un impatto negativo su di loro, li ha fatti crescere tra coloro che non vedono un referendum come una cosa negativa ma non hanno una posizione chiara su cosa sarebbe meglio per l’Irlanda del Nord.
I risultati
Il Sinn Féin è stato il grande vincitore delle elezioni, superando il 30% di consensi nella prima preferenza elettorale e aumentando di quasi 8 punti rispetto alle elezioni precedenti.
Da parte sua, il DUP perde appena un punto di appoggio mentre Alianza e TUV crescono di circa 2 punti. Si osserva un movimento di polarizzazione in cui il Sinn Féin riesce ad attirare i voti dei socialdemocratici mentre Alianza e TUV capitalizzano il sostegno che ha avuto l'UUP.
☘️ Sinn Féin 30,9% (144)
DUP 23,3% (122)
Alleanza 13,3% (67)
UUP 10,9% (54)
SDLP 8,7% (39)
TÜV 3,9% (9)
Verdi 1,7% (5)
SPBP 1% (2)
Aontu 0,9% –
ℹ️Ind20
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