Il segretario generale di Vox al Congresso, Macarena Olona, ha chiesto martedì ai magistrati della Corte Costituzionale di farlo “spezza le tue catene” e liberati dal “rapimento” a cui crede che i partiti politici li abbiano sottoposti. Altrimenti, ha avvertito che saranno “giudicati dalla storia” come “complici” di un colpo di stato istituzionale.
Martedì è intervenuto Olona, avvocato dello Stato alle porte della Corte Costituzionale denunciare che nessuno degli undici ricorsi presentati da Vox nell'ultimo anno è stato risolto. "Oggi, "Il momento in cui c'è più bisogno della Corte Costituzionale è quando si abbandona il popolo spagnolo.", ha denunciato.
La ottenendo 52 deputati Nelle elezioni di novembre dello scorso anno, Vox l’ha celebrata come una vittoria non solo per l’aumento della sua presenza al Congresso, ma anche perché ha aperto le porte della Corte Costituzionale, che prevede che i ricorsi incostituzionali portino la firma di almeno cinquanta deputati.
Olona ha ricordato che la stessa notte delle elezioni il presidente del partito, Santiago Abascal, lo aveva già annunciato Diventerebbero una “diga di contenimento” contro il Governo e agirebbero “senza paura di niente e nessuno”. Tuttavia, ha assicurato, in quel momento non pensavano che la loro attività avrebbe dovuto essere così intensa.
Come rivisto, da allora sono stati presentati undici ricorsi davanti all'Alta Corte, tra cui quelli legati alle formule utilizzate dai deputati indipendentisti per accettare il seggio, al “rapimento” del Congresso durante il primo stato di allarme o all'inclusione del vicepresidente Pablo Iglesias nella commissione che controlla il Centro nazionale di intelligence (CNI).
USO ASSOLUTO E DITTATORIO DEL POTERE
Ma anche Vox ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro gli stati di allarme approvati dal Governo e le sue estensioni. “Cosa abbiamo ottenuto da questa azione propositiva di Vox? Abbiamo avuto il silenzio assoluto della Corte Costituzionale”Lo ha denunciato Olona, avvertendo che questa mancata risposta lascia mano libera a un governo “social-comunista” che ritiene di dimostrarsi “scatenato in un esercizio di potere assoluto e dittatoriale”.
"Una sentenza tra cinque anni sarà inutile quando la democrazia sarà scomparsa.", ha avvertito il rappresentante di Granada, il quale ha avvertito che in Spagna "si sta perpetrando un cambio di regime" che ha la sua ultima espressione nella proposta di modificare il metodo di elezione dei membri del Consiglio Generale della Magistratura.
"Chiediamo alla Corte Costituzionale di spezzare le sue catene, di liberarsi dal sequestro sotto il quale li hanno rinchiusi i partiti politici a cui i magistrati della Corte Costituzionale devono le loro poltrone", ha affermato tra gli applausi di alcuni cittadini lì riuniti.
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