Fonti giudiziarie hanno riferito che il cellulare dell'aggressore della vicepresidente argentina, Cristina Fernández de Kirchner, sarebbe stato bloccato nel tentativo della Polizia Federale di estorcere informazioni, quindi Si ritiene che le “prove fondamentali” rischino di andare perdute, secondo quanto appreso dall'agenzia Télam.
Il telefono che l'aggressore, Fernando Andrés Sabag Montiel, aveva con sé la notte in cui tentò di sparare alla testa a Fernández de Kirchner sarebbe stato formattato, quindi la Giustizia avrebbe potuto perdere prove fondamentali.
Secondo Come hanno appreso i media locali, sullo schermo del cellulare sarebbe apparso il messaggio “ripristino delle impostazioni di fabbrica del telefono”.
Per questo motivo la Polizia Federale avrebbe chiesto alla Polizia di Sicurezza Aeroportuale di indagare sul dispositivo perché dispongono di software più moderni per provare ad accedere alle informazioni.
Questo inconveniente tiene con il fiato sospeso gli inquirenti, tuttavia il tribunale incaricato – guidato da María Eugenia Capuchetti – ha espresso la fiducia che la catena di custodia non sia stata violata.
Oltretutto, Le autorità hanno escluso che il telefono sia stato manipolato a distanza, poiché "è rimasto in modalità aereo", riferisce Télam.
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