L'ex presidente della Generalitat catalana Artur Mas lo ha difeso La “soluzione” è il referendum, e non la via unilaterale, Alla domanda sulla lettera che il leader dell'ERC ha pubblicato questo lunedì su vari media, Oriol Junqueras, in cui si è espresso sulla stessa linea ed era favorevole alle grazie.
“Vista l’esperienza degli ultimi anni, La questione centrale non è se ci sia o meno un percorso unilaterale, la questione centrale è se ci sia un referendum […] Ci saranno persone che difendono la strada unilaterale come strada principale, ma sono pochissime persone”, ha detto Mas in un'intervista a "La noche en 24 Horas" di TVE.
Lo ha affermato l’ex presidente “la maggior parte delle persone in Catalogna, e i principali partiti e leader, non lo difendono [la via unilaterale] come prima priorità”, anche se ha riconosciuto che lo stesso Junqueras, secondo le parole di Mas, in passato era favorevole a che le cose avvenissero più velocemente e con mezzi unilaterali.
Mas, che nel 2015 difese l’indizione di un referendum ma non poté prestare giuramento per mancanza di voti e finì per cedere la presidenza a Carles Puigdemont, ha dichiarato che “Le cose sarebbero andate un po’ meglio se alcuni che in quel momento avevano fretta non lo fossero stati".
"Se avessi avuto come partner l’attuale CER le cose sarebbero andate in modo molto diverso rispetto a come sono andate. in quel momento”, ha affermato l’ex presidente, il quale ha però chiarito che Junqueras non ha cambiato modo di pensare, ma è giunto ad una conclusione diversa dopo un tempo di riflessione.
«Posso intuire che Junqueras è giunto alla conclusione dall'esperienza degli ultimi anni e non dal carcere spremuto come veniva spremuto nella stessa Catalogna, e anche portare le cose alle ultime conseguenze, Ciò non ha necessariamente portato al successo.", ha aggiunto Mas.
INDIPENDENZA
Ma lo ha difeso In Catalogna esiste una maggioranza parlamentare favorevole all’indipendenza e che nella consultazione del 9 novembre 2014 e nel referendum del 1° ottobre 2017 hanno vinto le posizioni secessioniste, pur riconoscendo che non più del 50% della popolazione ha partecipato a questi processi.
Ha aggiunto che, attualmente, “[un processo di indipendenza] può essere avviato, perché avete la maggioranza in parlamento per questo, e potete continuare, Ma la cosa più difficile è finirlo”., e ha ribadito che un punto comune è che la maggioranza dei partiti e della popolazione catalana sarebbero favorevoli a un referendum di autodeterminazione.
Per questo ha chiesto di esplorare questa soluzione “non le linee rosse l'una dell'altra”.
Articolo preparato da EM sulla base delle informazioni di Europa Press
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