Angela Merkel Ha servito un ciclo molto lungo nella cancelleria tedesca, dal 2005, e durante la maggior parte del periodo ha guadagnato popolarità e distanza elettorale rispetto ai suoi rivali politici (e alleati).
La “grande coalizione” con i socialdemocratici, che hanno sostenuto il governo federale per una parte significativa di questo periodo, ha avvantaggiato il suo partito, la CDU, mentre affonda il suo partner di governo, superato da anni dai Verdi in quasi tutti i sondaggi.
Proprio adessoIl 26 settembre si terranno le elezioni che metteranno fine a quasi 17 anni di governo Merkel. Con la cancelliera in pensione, chi sarà il nuovo leader tedesco?
Fino a poco più di un mese fa, tutti i sondaggi e le scommesse indicavano Markus Söder o Armin Laschet come gli unici possibili successori in cancelleria, sempre all'interno della coalizione CDU-CSU che ha sostenuto Merkel nel suo lungo mandato. Il primo ha a suo favore il fatto di essere bavarese (il partito conservatore della CSU è il tradizionale alleato della CDU democristiana, ed è “il suo turno” che uno dei suoi leader salga al potere in tutta la Germania) e il secondo ha una vasta esperienza e la essere il “delfino naturale” della Merkel.
Tuttavia, nelle ultime settimane il credito della Merkel è in netto calo. Il motivo è gestione della pandemia, che era lo striscione che la cancelliera ha sventolato nel 2020, con un forte “effetto bandiera” dalla sua parte, ma che nel 2021 presenta l’altra faccia della medaglia, tra aspre critiche dalla direzione che sta prendendo la vaccinazione e dalla politica di contenimento del virus.
Alcuni sondaggi collocano addirittura i Verdi «a un tiro di schioppo» dalla CDU-CSU:
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Anche se i favoriti restano di gran lunga i successori della Merkel, esiste la possibilità che i Verdi superino finalmente i Democratici Cristiani o che, senza riuscirci, sono abbastanza vicini da fornire una maggioranza alternativa. Il loro leader, giovane Annalena Baerbock assume così un ruolo inaspettato.
Baerbock sarebbe anche in grado di guidare a “Coalizione Giamaica” che comprenderebbe i verdi, i liberali e gli stessi democratici cristiani, o, se i numeri lo permettessero, proverebbe una coalizione alternativa guidata da lei, e che includa anche i socialdemocratici (in stasi) e i liberali.
Con questo panorama, sia la media dei sondaggi che il mercato delle scommesse stanno vivendo una rivoluzione comincia a prendere in considerazione il candidato ambientalista “in bella vista”.
Fantascienza politica? Decisamente. Ma non più la politica impossibile. Il mercato delle scommesse, da sempre così sensibile ai cambiamenti delle dinamiche elettorali, ha già Baerbock. La leader ambientalista rafforza la “svolta al centro” del suo partito, divenuto perno centrale dei patti a livello dei Lander, e che rappresenta tutta una nuova generazione (ha 40 anni) che bussa alla porta delle decisioni nel paese più potente dell’Europa occidentale.
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