Il coordinatore generale del Partito Popolare, Elías Bendodo ha assicurato giovedì che non c'è nessun tavolo di trattativa aperto da Madrid con Vox “dopo il risultato delle (elezioni) comunali e regionali” del 28 maggio e Ha sottolineato che non ci sarà “un accordo a livello nazionale” tra i 'populares' e la formazione guidata da Santiago Abascal.
Certo, Bendodo ha spiegato che dal coordinamento generale del partito hanno autorizzato i territori in cui hanno vinto le elezioni a parlare "non solo con Vox" ma "con tutti i partiti con rappresentanza parlamentare" affinché costruiscano "una governance ." più vitale per i suoi comuni e comunità autonome."
Nelle dichiarazioni a esRadio, raccolte da Europa Press, Ha ricordato che il Partito Popolare ha già raggiunto accordi in numerosi territori dopo le elezioni il 28 maggio come alle Isole Canarie, dove si sono accordati Coalición Canaria, o in Cantabria, dove sarà raggiunto “un accordo imminente” con il PRC per la sua astensione e per investire la presidente del PP della comunità, María José Sáenz de Buruaga.
"Abbiamo parlato molto chiaramente e abbiamo detto quali sono le nostre politiche di patto: parlare con tutti e essere d'accordo con quasi tutti", ha ribadito.
L’INSULTO, “TONO GENERALE”
Invece, in relazione alle dimissioni dell'ex presidente del PSOE di Siviglia, Amparo Rubiales, dopo averla definita “ebrea nazista”, Bendodo ha confermato che il Partito Popolare porterà avanti la denuncia presentata dal suo partito per il reato di odio sostenendo di essersi dimesso dal suo incarico ma di "non essersi scusato".
In questo senso, ha rimproverato al PSOE di aver “perso la ragione, la gestione e la verità” e, a suo parere, gli restano solo “la diffamazione e l'insulto”, una tendenza che Bendodo teme sia la “tendenza generale del campagna elettorale.” “prima delle elezioni del 23J.
Così, ha paragonato la situazione a una “partita di calcio” in cui il PSOE ha iniziato a “calciare” invece di “segnare più gol dell’altro”. “Ciò che non si può permettere è che un partito che difende la tolleranza, il rispetto, il multiculturalismo e le diverse religioni dica queste cose. Tutte quelle bandiere del socialismo sono frodi”, ha criticato.
Lungo la strada, ha negato di avere qualche problema personale con Rubiales che lo ha portato a definirlo un “ebreo nazista”. "Lei appartiene a una generazione molto più vecchia della mia, molto più vecchia, quindi non coincidiamo molto", ha spiegato.
D'altro canto, il coordinatore generale dei popolari si è rammaricato che il Governo non si schieri dalla parte dei contadini di Huelva che piantano fragole e "metta in discussione" i frutti rossi che danno lavoro alle famiglie andaluse.
“Questo governo, invece di difendere gli agricoltori spagnoli (…) si schiera dalla parte del paese che mette in discussione questi problemi in Andalusia e li incoraggia a visitarci per interrogare e fare politica una questione in cui Pedro Sánchez sa che "Non ha ragione ", ha criticato.
Nelle parole di Bendodo, un “degno” presidente del governo deve difendere i suoi agricoltori “con i denti e con la spada”, “non andare contro di loro e mettere in discussione la qualità dei loro prodotti”, ha lamentato.
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