La vigilia di Natale è tesa all'interno del Partito Socialista Operaio spagnolo, per fortuna stasera i membri dell'esecutivo non devono sedersi allo stesso tavolo, volererebbero i coltelli.
Secondo il quotidiano El Pais, la divisione del partito è già evidente tra coloro che sostengono Pedro Sánchez (che per il momento è più favorevole a raggiungere un accordo di sinistra con Podemos e più partiti) e Susana Díaz (che è impegnata di non aderire alle podemitas, il che porterebbe ad una potenziale astensione o sostegno al PP o ad una ripetizione delle elezioni).
Pedro Sánchez ha sfidato ieri diversi dirigenti del PSOE chiarendo che il patto lo deciderà lui e non il partito, mentre Susana si è affrettata a screditare questo gesto di Pedro, sottolineando che il patto dovrà essere discusso e deciso dal partito membri del comitato del PSOE.
Suonano i tamburi di guerra, e Sánchez si rifiuta di proporre un Comitato Federale socialista che metterebbe presumibilmente fine alla sua leadership, mentre dall'Andalusia premono per convocarlo al più presto e, probabilmente, un passo avanti di Susana Díaz metterebbe fine alla leadership di Sánchez quando assunse il ruolo di numero uno socialista.
Chi vincerà questa battaglia? Alla fine Sánchez cederà alle pressioni di Felipe González, Susana Díaz e altri baroni?
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