Lo ha affermato il sindaco di Sada, Benito Portela Gli usi del Pazo de Meirás sono già definiti in un documento approvato nel 2008 dalla Xunta de Galicia e che gli usi “ulteriori” che potranno essere dati al complesso dovranno rispettare quelli stabiliti in detta dichiarazione.
Ciò è stato pronunciato in a intervista rilasciata questo sabato a Radio Nacional in cui Portela ha affermato che il governo di Sada, il comune in cui si trova il Pazo de Meirás, non è d'accordo “in tutto” con quanto proposto nel piano presentato dall'Esecutivo autonomo, ma non lo fa condivide “la parte educativa e didattica” del documento.
Ritiene quindi che Meirás, recentemente recuperato ai beni pubblici dopo un processo giudiziario terminato giorni fa, dovrebbe fungere da memoria di coloro che furono vendicati dopo il colpo di stato del 1936 e il regime franchista.
In questo senso l'assessore ritiene che la cosa sia positiva dedicare lo spazio per rendere omaggio a Emilia Pardo Bazán ma ciò “è compatibile” con “ricordare che molti intellettuali subirono ritorsioni, dovettero abbandonare o furono assassinati nel colpo di stato del 36 o nella successiva repressione”.
Portela ne è quindi convinta ci sarà un accordo sugli usi del pazo che, a suo avviso, dovrebbe essere gestita da un ente che riunisca “non solo” le amministrazioni, ma anche entità sociali legate alla memoria storica, di cui spicca il ruolo svolto di fronte all'accelerazione da parte delle istituzioni negli sforzi per recuperare i beni in mano alla famiglia del dittatore.
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