Il giudice del Tribunale Nazionale (AN) Santiago Pedraz raccoglierà lunedì la deposizione dell'ex segretario di Stato per la Sicurezza del PP, Francisco Martínez, come indagato, per le **presunte indagini future estranee al controllo giudiziario** che avrebbero sono stati effettuati su varie postazioni di Podemos.
Con un'ordinanza riportata da Europa Press, il capo del **Tribunale Centrale d'Istruzione Numero 5** ha convocato Martínez per lunedì alle 10.15. Inizialmente, lo stesso giorno, l'istruttore aveva chiamato in tribunale come imputato l'ex capo dell'Unità Centrale di Supporto Operativo (UCAO) della Polizia, Enrique García Castaño, anche se la sua citazione era stata sospesa a causa del suo stato di salute.
Sarà martedì quando il giudice Pedraz raccoglierà le dichiarazioni, come indagato, a partire dalle 10.15 del **ex vicedirettore operativo della Polizia Nazionale Eugenio Pino** e dell'ispettore di polizia José Ángel Fuentes Gago. Il giro di dichiarazioni si concluderà il 6 novembre, alla stessa ora, quando il magistrato interrogherà il **commissario Andrés Gómez Gordo** e l'ex capo dell'informazione della polizia, Germán Rodríguez Castiñeira.
LA DENUNCIA DI PODEMOS
Podemos ha sporto denuncia per i reati di **organizzazione per delinquere, sequestro e divulgazione di segreti**, prevaricazione amministrativa e falsificazione di documenti. E' stato denunciato anche per appropriazione indebita e per delitto contro le istituzioni dello Stato, anche se il magistrato ha escluso questi ultimi due reati poiché entrambe le tipologie di reati non potevano essere ricomprese nei fatti denunciati.
Nella sua lettera, Podemos assicurava che gli imputati – sotto la presunta guida dell'allora Segretario di Stato per la Sicurezza – “erano incaricati di svolgere indagini prospettiche estranee a qualsiasi interesse della polizia, non sotto il controllo giudiziario o della Procura sulle persone che componevano l’organizzazione politica”.
OTTO AZIONI SPECIFICHE
L'obiettivo principale, secondo il partito, era la **successiva fuga di notizie ai media** sotto il sigillo dell'affidabilità delle “fonti di polizia” per screditare la formazione agli occhi dell'opinione pubblica, attaccando così l'indennità dei suoi deputati e altri funzionari pubblici.
Questo modo di operare, indicava la denuncia, si è concretizzato in **otto azioni**, come l'indagine sull'allora leader del partito Pablo Iglesias nel rapporto PISA, la fuga di un documento “falso” da un conto a suo nome in della Euro Pacific Bank Limited o la manipolazione di documenti o casellari di polizia interni per dare l'apparenza di legalità alle azioni degli imputati.
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