Il governo e gli agenti sociali inizieranno questo giovedì il negoziato per estendere i fascicoli sulla regolamentazione del lavoro temporaneo oltre il 31 maggio.
Lo ha sottolineato ieri il segretario di Stato per il Lavoro, Joaquín Pérez Rey auspica che si raggiunga un accordo per adeguare il sistema e la sua evoluzione ai prossimi mesi. "Noi rispettiamo il dialogo sociale e non sarebbe molto opportuno stabilire la direzione in cui dovrà andare un tavolo che si costituirà tra poche ore", ha spiegato.
Alla domanda se ci sia una “valanga” di fascicoli sulla regolamentazione del lavoro, il Segretario di Stato ha risposto ERTE “lavorano e mantengono l’occupazione”.
“Bisogna fare una chiara distinzione tra gli aggiustamenti strutturali che stanno avvenendo in alcuni settori attraverso i licenziamenti, quali Hanno a che fare con diverse cause e non con il malfunzionamento dell'ERTE"Ha aggiunto.
Secondo Pérez Rey, “Un’altra cosa è il criterio di opportunità in base al quale alcuni settori ricorrono ora a questi grandi aggiustamenti della forza lavoro. "proprio nel momento in cui il Paese ha bisogno di un impegno per il mantenimento dell'occupazione".
“Non disponiamo di dati che confermino un trasferimento da ERTE a ERE, ci sono alcuni aggiustamenti significativi del personale la cui opportunità è discutibile in alcuni casi“, ha sottolineato.
Il 26 gennaio il Governo ha approvato una nuova proroga dell’ERTE, che scade il 31 maggio, e che sostanzialmente mantenne lo stesso schema di tutela per aziende e lavoratori fino ad allora vigente. La norma ha però semplificato le procedure per allungarle nel tempo, così da non rendere necessarie nuove autorizzazioni amministrative.
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