La Slovacchia verso l’ingovernabilità.

Sulla scia dei paesi circostanti, gli altri membri del cosiddetto Gruppo Visegrád (Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria), in Slovacchia crescono le opzioni più di destra al punto da complicare il futuro del paese governo.

Le dimissioni del primo ministro Robert Fico non hanno migliorato le aspettative del governo Smer-SD (socialdemocratico), mentre i partiti più a destra: L'SNS (neo-nazista), SNS (nazionalista) e Sme-Rodina (ultra -conservatori) continuano a migliorare nei sondaggi.

Indagine di Agente-AKO di giugno:

I principali cambiamenti sarebbero il forte calo dei socialdemocratici del Smer-SD (7,3%) e la scomparsa dei liberali-conservatori del SIEŤ (5,6%). Di queste diminuzioni beneficiano in maniera ampiamente distribuita diverse forze politiche: i liberal-euroscettici del SaS (3,4%), i neonazisti di L'SNS (3,1%), gli ultraconservatori della Sme-Rodina (2,7%), i democristiani di KDH (2,3%) e nazionalisti del SNS (1,6%).

Due nuovi partiti emergono nel complesso panorama slovacco ma non hanno ancora superato la barriera del 5%. Si tratta della Slovacchia progressista social-liberale (SP) e della SPOLU liberale-conservatrice, entrambe filoeuropee.

Configurazione del Parlamento:

I negoziati per formare un governo dovranno tenere conto di molte questioni, compresa la posizione riguardo all’UE. Filoeuropei sono Smer, OL'aNO, KDH e Most-Hid (72 seggi). E con diversi gradi di euroscetticismo gli altri: SaS, L'SNS, SNS e Pmi Rodina (78 seggi).

Nel centrosinistra c'è solo Smer (35). Nel centrodestra ci sono i membri del Partito popolare europeo (23), KDH e Most-Hid, e i membri dei Conservatori e riformisti europei (40), SaS e OL'aNO. E a destra ci sono la Sme Rodina, SNS e L'SNS, diversissime tra loro, per un totale di 52.