Lo dimostra il conteggio quasi completato delle elezioni basche del 2024 una corsa serrata, soprattutto tra il Partito nazionalista basco (PNV) e EH Bildu, entrambi emergenti come forze dominanti nel parlamento basco. Con il 96,2% dei voti conteggiati, i risultati riflettono un panorama politico diversificato e altamente competitivo.
Il PNV, che è stata una forza politica predominante nei Paesi Baschi, ha ottenuto il 35,2% dei voti, che si traduce in 27 seggi. Questa cifra mostra un leggero vantaggio rispetto al suo concorrente più vicino, EH Bildu, che ha ottenuto anch'egli 27 seggi ma con il 32,5% dei voti.
Il Partito Socialista dei Paesi Bassi (PSE-EE) rimane la terza forza più votata, con il 14,3% dei voti e 12 seggi, il che potrebbe posizionarlo come attore chiave in possibili coalizioni, detenendo ancora una volta la chiave del governo. Da parte sua, il Partito Popolare (PP) ha ottenuto il 9,2% del totale, ottenendo 7 seggi, mostrando una presenza più modesta nel panorama politico basco.
I risultati rivelano uno scenario difficile anche per le formazioni più piccole. Sumar ha ottenuto appena il 3,3% dei voti, il che gli conferisce un unico seggio, mentre Elkarrekin Podemos, con solo il 2,3% dei voti, non è riuscito a superare la soglia per ottenere la rappresentanza parlamentare
Vox, dal canto suo, ha raggiunto il 2% dei voti, assicurando anche un seggio, ad Álava.
Questi risultati evidenziano una società basca politicizzata e diversificata dove il nazionalismo rimane un asse centrale della politica.
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