Grecia: il governo tra Syriza e ANEL sull'orlo della rottura sulla questione macedone.
Il ministro della Difesa e leader dei nazionalisti ANEL Panos Kammenos ha annunciato che accetterà l'accordo di Prespa con la Macedonia solo se sarà sostenuto da 181 deputati (su 300) o attraverso un referendum. Altrimenti il suo partito lascerà il governo e chiederà elezioni anticipate.. Entrambe le condizioni sono complicate da soddisfare poiché sia Nuova Democrazia che Movimento per il Cambiamento si oppongono all’accordo con la Macedonia, che, a sua volta, In caso di referendum la proposta verrebbe respinta, secondo l'indagine Analisi Metron, dal 72% dei greci.
Per la prima volta in Analisi Metron Vince chi sostiene un avanzamento elettorale, il 38%, contro chi sostiene l’esaurimento della legislatura, il 31%. Il 24% vuole un governo consensuale con un altro Primo Ministro.
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L’Unione dei Centristi (EK) resterebbe appena alla soglia del 3% che le permetterebbe di accedere al parlamento. ANEL, partner di Syriza, con il 2% è lontana da quella barriera. Nuova Democrazia otterrebbe 162 seggi, 6 in più della maggioranza assoluta. Syriza otterrebbe 70 deputati.
Analisi Metron per notizie:
L'Unione dei Centristi supererebbe la barriera del 3%, cosa che le permetterebbe di mantenere gli attuali 9 seggi. L'ANEL con il 2% perderebbe i 10 seggi che ha adesso. Il nuovo partito nazionalista, euroscettico e filorusso Soluzione Greca (EL) appare nel sondaggio con il 2,8%, con la possibilità di ottenere 8 o 9 seggi. Gli altri partiti non raggiungono il 2%.
In questo sondaggio Nuova Democrazia otterrebbe 155 seggi, 4 in più del necessario. Syriza scenderebbe a 65.
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