La decisione, appoggiata dai deputati di Nuova Democrazia e PASOK, si basa su i legami esistenti tra i dirigenti del partito neonazista bandito qualche anno fa e gli esponenti della nuova formazione politica. Anche se a questi membri è stato vietato di ricandidarsi e il partito di estrema destra è stato illegalizzato, molti di coloro che hanno ideato la struttura politica dei neonazisti hanno sostenuto il Partito Nazionale, come formula alternativa per essere eletti nel 2023.
Ora dovrà pronunciarsi la Corte Suprema, che dovrà avallare e giustificare tale divieto o, in caso contrario, revocare la decisione parlamentare motivando le ragioni che l'hanno spinta a farlo.
Lo dimostrano gli ultimi sondaggi in Grecia sostegno a detto partito politico del 4% – 5% dei voti, guadagnandosi l'ingresso in Aula e potendo diventare un elemento chiave nella formazione (o nel blocco) del nuovo esecutivo.
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