La portavoce nazionale del Cs, Patricia Guasp, ha affermato che l'abbandono dei posti di tirocinio è una questione organica che non interessa ai cittadini, che hanno bisogno di soluzioni ai loro problemi reali, e sottolinea che il progetto suscita entusiasmo.
"Non capisco questa intenzione di rimproverare chi può lasciare una partita, e sempre da Cs", ha criticato in un'intervista su La 2 e Ràdio 4 questo mercoledì raccolta da Europa Press.
Inoltre, ha definito continuativa la lista elettorale guidata dal vicesindaco di Madrid, Begoña Villacís, per candidarsi a sindaco della capitale, nella quale si ripetono quattro consiglieri.
Inoltre, Guasp ha incorniciato a livello personale la decisione della leader del Cs al Congresso, Inés Arrimadas, di trasferire la sua residenza a Jerez de la Frontera e ha criticato l'accentramento della “politica nazionale” solo a Madrid.
SENZA “PARTNER PREFERENZIALE” DA ACCORDARE
Per quanto riguarda i possibili patti post-elettorali in tutta la Spagna, Guasp ha sostenuto che “un partito liberale centrista come Cs non dovrebbe avere nessun interlocutore preferenziale” e si è mostrato disposto a raggiungere un accordo con il PP, il PSOE e altri partiti a livello regionale, ha detto.
In questo senso, pur considerando molto preoccupante l'operato del presidente del governo, Pedro Sánchez, a capo dell'Esecutivo, ha valutato che "il partito socialista, in altre comunità autonome, è molto diverso. "
“Ciò che diamo è la libertà assoluta ai territori di accordarsi, di accordare, dopo 28 milioni, i governi a seconda di quale PP e quale PSOE hanno al loro fianco”, ha spiegato.
Guasp ha però garantito che "Cs non sarebbe d'accordo con gli estremisti, i totalitari che vogliono escludere gli altri".
APERTI ALL'ACCORDO CON IL PSC PER LA PRESIDENZA DEL PARLAMENTO
A livello catalano, si è mostrato disponibile a concordare con il PSC la nomina di un nuovo capo della presidenza del Parlamento dopo la condanna dell'attuale presidente sospesa, Laura Borràs, per scissione dei contratti alla guida dell'Institució de les Lletres Catalanes (Institució de les Lletres Catalanes) (ILC).
"Non ci sono piaciute molte delle sue decisioni, ma saremo d'accordo a non avere un presidente che provenga dall'ERC o da Junts", ha detto riferendosi ai socialisti.
Ha inoltre assicurato che il partito arancione sta studiando la proposta del PSC di modificare il Regolamento della Camera catalana “per accelerare” il licenziamento di Borràs.
Tu opinione
Ci sono alcuni norme commentare Il loro mancato rispetto comporterà l'espulsione immediata e permanente dal sito.
EM non è responsabile delle opinioni dei suoi utenti.
Vuoi sostenerci? Diventa un mecenate e ottieni accesso esclusivo ai pannelli.