La La presidente del Parlamento, Laura Borràs, ha negato questo venerdì di avere cattivi rapporti con il segretario generale di Junts, Jordi Sànchez, pur ritenendo che l'ex consigliere e vicepresidente della formazione, Anche Jordi Turull è un “leader” della formazione.
“Turull ha già questo ruolo e questa leadership nel partito. I leader lo sono, non si creano. Turull è un leader, un leader all'interno del partito, nel quale abbiamo diverse leadership, a cominciare dal presidente Carles Puigdemont", ha detto in un'intervista a Catalunya Ràdio raccolta da Europa Press.
Interrogata sulla sua relazione con Sànchez, ha ricordato che fu lui a chiederle di presentarsi alla defunta Crida quando era ministro della Cultura, a volerla andare a Madrid e a incoraggiarla a candidarsi alle primarie dello Junts per essere il candidato per le elezioni catalane.
“Jordi Sànchez mi ha fatto, da questo punto di vista, un candidato” ha evidenziato Borràs, il quale ritiene che nel gioco ognuno abbia uno spazio se vuole giocare per un progetto condiviso, e che questo sia il caso di Sànchez, Turull, Josep Rull e Joaquim Forn, tra tanti altri.
"Abbiamo tutti bisogno l'uno dell'altro. Dobbiamo essere per sumar e rappresentare la trasversalità di Junts”, ha sottolineato il presidente del Parlamento.
TAVOLO DI DIALOGO
Al tavolo del dialogo, lo ha ammesso non si fida di questo strumento che considera “a un prodotto più di marketing che di politica”, cosa che egli considera più che una prova provata.
Crede anche che se fallisse ci dovrebbe essere una reazione da parte del movimento indipendentista, e da parte di Junts e ERC "dovrebbero decidere dove è diretto l'attacco democratico".
Articolo preparato da EM da una telescrivente
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