Quando un mese fa tutto è cambiato con la vittoria della mozione di censura contro Rajoy e l’arrivo di Pedro Sánchez al governo, i sondaggi hanno subito un una svolta spettacolare.
Il PSOE era in forte ascesa al primo posto, con un nuovo governo che piacesse all’opinione pubblica, il PP ha recuperato posizioni in reazione a quella che alcuni elettori consideravano una censura ingiusta, mentre Uniti possiamo e soprattutto Cittadini hanno pagato per i piatti rotti. Alcuni, visti i cambiamenti, prevedevano addirittura il ritorno a un sistema bipartitico.
Dopo 30 giorni le acque ritornano al loro corso normale, anche se questo è diverso da quello di maggio. Il PSOE appare in primo piano ma non è più in rialzo bensì in lento ribasso, mentre Ciudadanos si permette addirittura di recuperare a malapena la seconda posizione contro un PP che non ha confermato il suo iniziale trend al rialzo. Anche Unidos Podemos non “continua a crollare”, ma piuttosto si rialza. Resta in vigore lo schema generale, con quattro partite importanti. Non sembra che nessuno di loro si arrenderà del tutto, contrariamente a quanto detto un paio di settimane fa.
Se analizziamo più da vicino quanto accaduto in questi due anni di legislatura, abbiamo queste evoluzioni:
- El PP Ha raggiunto il suo picco poco dopo le elezioni (36% nell’ottobre 2016), e da allora fino a giugno 2018 non ha fatto altro che diminuire (21%). Ora, con un'intenzione di voto media del 22-23%, resta vicino ai livelli minimi, nonostante la sorprendente tregua che la mozione di censura gli ha concesso.
- El PSOE Ha sofferto molto nei suoi turbolenti inizi di legislatura, che si sono conclusi con il licenziamento di Pedro Sánchez e il partito al minimo (18%). Da allora, una lenta ripresa è culminata con il ritorno di Sánchez, che però è riuscito a dare la spinta definitiva solo un anno dopo, con la mozione di censura che lo ha portato al 26-27% dei voti.
- Uniti possiamo Ha approfittato della crisi iniziale del PSOE, ed è riuscito ad aspirare al 23% dei voti all'inizio della legislatura, ma è presto crollato fino a scendere, pochi mesi fa, a meno del 16%. Poi si riprese un po', ma la mozione di censura non gli piacque. Adesso cerca di recuperare posizioni ma è fermo al 16-17%.
- Cittadini ha vissuto un lungo periodo di letargo all’inizio della legislatura, raggiungendo il suo minimo nel settembre 2016 (12%). Da allora, ha conosciuto una ripresa molto lenta, accelerata poi dal problema catalano, che ha portato ad un'aspettativa di voto spettacolare (27% nell'aprile di quest'anno). Ora, dopo il recente forte calo, sta cercando di stabilizzarsi al 22-23%.
Con questo panorama è molto difficile estrapolare una mappa della Spagna che rifletta quale partito può essere il primo in ogni luogo, cosa importante soprattutto al Senato, dove il vincitore di ogni provincia prende quasi tutto. In molte province la differenza tra prima e seconda partita potrebbe essere inferiore al punto. Nel caso delle Isole Baleari, ad esempio, potrebbero esserci fino a tre partite in quel margine. In ogni caso, nonostante molti dubbi ci assalgano provincia per provincia, la mappa fornisce una visione generale del risultato che non sarebbe, oggi, molto diversa da questa:
José Salver
Tu opinione
Ci sono alcuni norme commentare Il loro mancato rispetto comporterà l'espulsione immediata e permanente dal sito.
EM non è responsabile delle opinioni dei suoi utenti.
Vuoi sostenerci? Diventa un mecenate e ottieni accesso esclusivo ai pannelli.