La Comunità di Madrid ha vaccinato solo questo giovedì, Festa dei Re Magi, in una casa di cura della regione, anche se si è offerta di farlo in 14, hanno confermato a Europa Press fonti del Ministero della Salute.
Così, 13 residenze si sono rifiutate di vaccinarsi oggi perché molti dei loro residenti trascorrono questa giornata con le loro famiglie, hanno affermato.
Tuttavia, il segretario generale dell'Associazione delle imprese di servizi alle dipendenze (AESTE), che concentra 108 residenze a Madrid, Pablo Cubero, ha assicurato oggi sul canale Ser di aver vaccinato quando sono arrivate le dosi e il numero di utenti che hanno lasciato i centri questo Natale è stato basso.
“Capisco che questo avrebbe potuto accadere nella maggior parte dei centri piccoli e medi, ma nei centri più grandi, che sono più professionalizzati e hanno più personale, no. "Ci siamo offerti di collaborare con il Ministero e la vaccinazione viene effettuata con il nostro personale, coadiuvato dal personale del Servizio Sanitario di Madrid", ha detto parlando dei problemi con le vaccinazioni in questi giorni nelle case di cura di Madrid.
Secondo i dati forniti a Europa Press prima di Natale dal Ministero delle Politiche Sociali, Sono complessivamente 677 gli anziani senza anticorpi contro il coronavirus hanno chiesto di poter uscire dalle residenze a Natale. Si tratta solo del 5% di tutti coloro che avrebbero potuto beneficiare di questa misura.
PROTOCOLLO PER LE USCITE NELLE RESIDENZE
Dal 23 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 la Comunità ha autorizzato temporaneamente partenze più lunghe dai centri per le celebrazioni natalizie.
Queste uscite sono state differenziate a seconda dell’immunità di ciascun residente. I residenti con IgG+ nei sei mesi precedenti, cioè con anticorpi Covid-19 dopo aver superato la malattia, hanno potuto uscire per vacanze e per eventi familiari (cene, pasti) senza limitazioni maggiori di quelle stabilite per la generalità popolazione e quelle di cui ciascun centro dispone per fini organizzativi.
D'altro canto, Ai residenti con IgG sono state consentite le uscite, ma per un minimo di tre giorni, limitato a una sola abitazione e mantenendo una bolla di convivenza stabile. Per facilitare la logistica, il rientro al centro dovrà essere effettuato in un giorno lavorativo.
Questi utenti senza anticorpi devono sottoporsi a un test diagnostico per l'infezione attiva al ritorno al centro. Se la casa di cura dispone di personale infermieristico e quindi dispone di test antigenici, è previsto l'esecuzione di due determinazioni antigeniche (a distanza di 48 ore tra loro), non potendo nel frattempo partecipare ad attività di gruppo.
Qualora la residenza non disponga di personale infermieristico, verrà attivato un circuito di Assistenza Primaria dipendente per convocare l'ospite presso il punto centralizzato corrispondente al centro sanitario a cui è assegnato per effettuare una PCR il più vicino possibile alle 48 ore prima. rientro alla residenza.
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