REGNO UNITO
Interessante il panorama elettorale del Regno Unito in queste prossime settimane.
A livello generale c'è già qualche sondaggio che prevedeva la vittoria del Labour (YouGov), nella media dei sondaggi di Wikipedia la situazione è:
• Conservatori: 35,5%
• Manodopera: 32,5%
• UKIP: 14,5%
• LibDem: 7,5%
• Verdi: 3,5%
Mentre i nazionalisti laburisti e UKIP potrebbero guadagnare 2 punti rispetto alle elezioni generali precedenti, i conservatori perderebbero poco più di 1 punto. Gli altri due partiti, Lib-Dem e Verdi, rimangono molto stabili.
Il 5 maggio si terranno le elezioni regionali in Scozia, Irlanda del Nord e Galles.
Scozia:
Gli ultimi sondaggi YouGov e Survatión prevedono (tra parentesi i risultati del 2011):
• SNP: 44% – 45%… (44%)
• Laboratorio: 19%… (26,3%)
• Contro: 16% – 18%… (12,4%)
• Verdi: 8% – 10%… (4,4%)
• Lib-Dem: 5% – 7%… (5,2%)
• UKIP: 3%-4%… (0,9%)
La stabilità del SNP prevede il mantenimento del governo. Mentre il crollo del partito laburista in questo ex feudo avvantaggia i conservatori e i verdi, e in misura minore l’UKIP. I Verdi potrebbero essere la sorpresa di giornata, raddoppiando il proprio risultato.
Gallese:
Previsioni dall’ultimo sondaggio YouGov:
• Laboratorio: 31%… (36,9%)
• Contro: 20%… (22,5%)
• Plaid Cymru: 20%… (17,9%)
• UKIP: 16%… (4,6%)
• Lib-Dem: 5%… (8%)
• Verdi: 4%… (3,4%)
La sorpresa potrebbe venire dal nazionalismo britannico dell’UKIP, che potrebbe più che triplicare i suoi risultati e raggiungere quasi lo stesso livello del tradizionale nazionalismo gallese.
Irlanda del Nord:
Non esistono indagini successive a quella di cui ho già parlato a febbraio. I sindacalisti più di destra, il DUP, sembrano destinati a vincere nuovamente le elezioni e la loro candidata Arlene Foster potrà restare primo ministro, in un governo ad ampio spettro.
A livello globale, non si prevedono grandi cambiamenti nella distribuzione dei voti tra unionisti (circa 45%) e nazionalisti (circa 40%). Ma internamente potrebbe esserci una piccola erosione del DUP verso entrambe le parti: TUV e UUP. E anche il logorio del Sinn Féin e dell’SDLP a favore dell’Alleanza (interetnica).
Referendum UE:
Il 23 giugno il Regno Unito sceglierà se restare o lasciare l’Unione Europea, una decisione di grande significato politico ed economico non solo per il Paese ma per il resto dei partner europei.
La campagna è iniziata ufficialmente il 15 aprile. Per sempre è: “La Gran Bretagna più forte in Europa” e ha il sostegno di Labour, Liberal Democratici, Verdi, SNP, Plaid Cymru, Sinn Féin, SDLP, NI Alliance, UUP.
Per l’uscita dall’UE è stato istituito il “Vote Leave”. Misura appoggiata dall'UKIP e dai sindacalisti di TUV e DUP.
Mentre i conservatori rimangono neutrali, anche se Cameron sostiene la permanenza e altri leader conservatori sostengono l’uscita. Ci sono anche membri laburisti che sostengono personalmente questa opzione di lasciare l’UE.
Nonostante questo squilibrio nei consensi, i sondaggi mostrano una situazione di pareggio tecnico che permette a qualunque opzione di vincere.
Nell'ultima YouGov i sostenitori del Remain vincono di 1 punto. Nel TNS c'è parità e nell'ICM vincono per 3 punti i favorevoli all'uscita dall'Ue. Sono sondaggi online quindi vanno presi con una certa cautela. La percentuale degli indecisi resta molto alta.
Un articolo da CDDMT.
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