Il portavoce dell'ERC al Congresso, Gabriel Rufián, ha criticato la decisione (provvisoria) di tenere le elezioni catalane il 14 febbraio secondo cui se il Ministro della Sanità e candidato alla Presidenza della Generalitat per il PSC, Salvador Illa, "si scioglierà come una zolletta di zucchero" rinviando le elezioni , il “Il problema appartiene al PSC”. Allo stesso modo, ha ironicamente affermato che “se va bene a febbraio, andrà bene anche a marzo”.
“Siamo stanchi di questa contraddizione enorme e kafkiana che il ministro della Sanità, “Salvador Illa, dà il suo parere diametrale al candidato del PSC Illa”, ha sottolineato in un'intervista a 'TVE', raccolta da Europa Press, dopo essere stato interrogato sulla decisione della Corte Superiore di Giustizia della Catalogna (TSJC) con la quale viene provvisoriamente mantenuta la data prevista per le elezioni catalane del prossimo febbraio nonostante la situazione epidemiologica nella regione.
Rufián lo ha sottolineato La decisione del Governo della Generalitat “non è una decisione politica”, ma è disciplinato “a seconda di dati sanitari” e, d’altro canto, ha sostenuto che si tratta di un “decisione dell’intero arciparlamentare catalano tranne il PSC e Vox, che per il momento è un partito extraparlamentare”.
Così il parlamentare ha confrontato la situazione Euskadi e Galizia, due comunità che hanno rinviato le elezioni a causa della pandemia, con 184 casi ogni 100.000mila abitanti quando “La Catalogna triplica questi dati in questo momento”.
Per quanto riguarda i dati, Rufián ha avvertito che la stima è quella Circa 200.000 persone, tra contagiati e confinati, non potranno recarsi alle urne il 14F e, pertanto, ha insistito affinché siano”stufo che i tribunali decidano sulla vita politica dei catalani”. “Siamo sicuri che se ci fossero Urkullu o Feijóo non ci sarebbe alcun tipo di problema”, ha assicurato.
“Abbiamo avuto tempo per provare a fare altre cose, votare per posta, prolungare la giornata, ma il problema è che quello che il governo della Generalitat ha detto insieme ad altre formazioni politiche è che con quello che fallisce non si può andare a votare.”, ha insistito e poi ha spiegato che ““Non ha senso mettere a rischio le persone”.
In ogni caso lo ha assicurato Non saranno d’accordo con il PSC “in alcun modo”, mentre ha affermato che è vero che “I Comuni devono entrare nell’aritmetica del governo“. Naturalmente ha precisato che “al di là degli accordi” il suo obiettivo è vincere. “Abbiamo la necessità di vincere. Credo che questo Paese abbia bisogno di una nuova leadership, per portare avanti il processo politico esistente, sotto l’egida dell’ERC”, ha concluso il parlamentare.
Articolo preparato da EM sulla base delle informazioni fornite da Europa Press
Tu opinione
Ci sono alcuni norme commentare Il loro mancato rispetto comporterà l'espulsione immediata e permanente dal sito.
EM non è responsabile delle opinioni dei suoi utenti.
Vuoi sostenerci? Diventa un mecenate e ottieni accesso esclusivo ai pannelli.