Rafael Foley, attuale "numero due" dell'Ambasciata virtuale degli Stati Uniti in Venezuela, ha avuto incontri con funzionari del Ministero degli Affari Esteri, dell'Unione Europea e della Cooperazione e con l'opposizione venezuelana approfittando del suo viaggio in Spagna, come hanno confermato a Europa Press fonti diplomatiche.
Secondo fonti dell'ambasciata americana a Madrid,, Foley, ha incontrato “funzionari spagnoli”, nonché rappresentanti dell’”opposizione democratica venezuelana”. e membri della squadra di Juan Guaidó a Madrid.
Fonti straniere hanno confermato ad Europa Press che Foley “ha avuto un incontro la scorsa settimana con i rappresentanti della direzione generale dell’Iberoamerica e dei Caraibi del Ministero”, senza entrare più nel dettaglio di quanto discusso.
L'obiettivo dei contatti, secondo fonti dell'ambasciata americana, è stato lo scambio “idee e informazioni sull’obiettivo condiviso di aiutare il Venezuela a raggiungere una transizione democratica attraverso elezioni libere ed eque”.
Foley è attualmente il vicedirettore del cosiddetto Ministero degli Esteri degli Stati Uniti per il Venezuela, che Serve come ambasciata da quando il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ne ha ordinato la chiusura della legazione diplomatica all'inizio del 2019. L'attuale "ambasciatore" in Venezuela è James Story.
Tra coloro che hanno incontrato Foley a Madrid c'è Antonio Ecarri, rappresentante in Spagna del leader dell'opposizione Juan Guaidó, che afferma di essere il presidente ad interim del Venezuela in quanto presidente dell'Assemblea nazionale eletto nel 2015, l'ultimo riconosciuto a livello internazionale.
In un messaggio sul suo Twitter, Ecarri ha ringraziato per l'incontro “scambiare impressioni su come promuovere processi per restituire la democrazia in Venezuela”.
Questi contatti avvengono dopo che Guaidó ha annunciato l’11 maggio di essere disposto a dialogare con Maduro nel quadro di un’iniziativa chiamata Accordo di Salvezza Nazionale che prevede lo svolgimento delle elezioni presidenziali, elezioni parlamentari, regionali e comunali con osservazione e sostegno internazionale, oltre al massiccio ingresso di aiuti umanitari e vaccini contro il COVID-19.
Al momento non ci sono stati progressi in questo eventuale dialogo e qualche giorno fa Maduro ha condizionato la sua partecipazione su tre punti: “revoca di tutte le sanzioni, riconoscimento dell’Assemblea Nazionale e dei poteri stabiliti e restituzione dei conti bancari e dei beni alle istituzioni dello Stato venezuelano”
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