El voto rogado que desde hace más de diez años se exige a los electores residentes en el extranjero, que todavía se va aplicar en las elecciones andaluzas del 19 de junio, se acerca a su final y este mismo jueves el Pleno del Congreso aprobará su supresión y su sustitución por una serie de medidas destinadas a facilitar la participación de los votantes del exterior.
dopo la acumulación de denuncias de irregularidades con el voto de los emigrados, especialmente en comicios gallegos, los partidos pactaron en 2011 un sistema que obliga a los inscritos en el Censo Electoral de Residentes Ausentes (CERA) a pedir el voto con antelación para poder ejercer el sufragio.
Ese sistema del voto rogado, pactado por PP, PSOE, PNV y CiU, acabó de un plumazo con las sospechas de fraude, pero también provocó el desplome de la participación elettorali dall’estero. Con il passare degli anni, anche i promotori di quella riforma cominciarono a pentirsene e a sostenere un’inversione di rotta.
UN DECENNIO DI PARTECIPAZIONE AI LIVELLI MINIMI
Más de una década después, la Comisión Constitucional del Congreso aprobó la pasada semana por amplia mayoría una reforma que acaba con ese requisito y en su lugar introduce modificaciones para facilitar que los electores del exterior puedan votar en urna en las embajadas y consulados, además de por correo, y para asegurar que sus papeletas lleguen a tiempo para su escrutinio en España.
La riforma arriva da un disegno di legge presentato nel febbraio 2021 dai due gruppi che sostengono il Governo, il PSOE e Unidas Podemos, e che è stato congelato per successive proroghe fino allo scorso aprile. Nelle ultime settimane i suoi articoli sono stati modificati attraverso emendamenti concordati con il PP e altri gruppi di opposizione.
In questo processo, tutte le questioni estranee al voto richiesto e che erano state sollevate in questa riforma sono state scartate, come l’abbassamento dell’età per votare a 16 anni o la revisione della proporzionalità del sistema elettorale. Queste altre proposte saranno già discusse nella sottocommissione creata al Congresso per esplorare la possibilità di una riforma più ampia della legge elettorale (LOREG).
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