Vox celebra la decisione della Corte Costituzionale di annullare la decisione del Governo di includere l'allora secondo vicepresidente Pablo Iglesias nella lista commissione che controlla il Centro Nazionale di Intelligence (CNI), ponendo fine alle sue “richieste e sogni chavisti e bolivariani” di “controllo” dei servizi segreti spagnoli.
La segretaria generale di Vox al Congresso, Macarena Olona, ha mostrato la sua soddisfazione non appena ha appreso della decisione dell'Alta Corte di approvare la Ricorso di incostituzionalità presentato dai 52 deputati Vox al Congresso.
Il Governo ha tutelato la presenza di Iglesias nella commissione delegata che controlla il CNI attraverso un provvedimento aggiuntivo contenuto in un decreto sulle misure economiche per fronteggiare il Covid-19. Il TC sottolinea, tuttavia, che la questione non risponde ai requisiti di straordinaria urgenza e necessità per essere inserita in un decreto-legge.
Olona ha denunciato che questa decisione conferma la sua tesi secondo cui l'obiettivo dell'ex leader di Podemos era quello di “controllare” i servizi segreti in Spagna. Con la risoluzione della Corte Costituzionale ritiene che “giustizia sia stata fatta” e anche Vox ha dimostrato “ancora una volta” la sua utilità.
Il portavoce della direzione del partito, l’eurodeputato Jorge Buxadé, ha fatto eco alla stessa idea, celebrando che Vox ha ottenuto più di 50 deputati al Congresso per poter andare alla Corte Costituzionale e “poter fare quello che gli altri non fanno”. E ha avvertito che il suo prossimo obiettivo è raggiungere 176, il numero necessario per avere la maggioranza assoluta.
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