Ieri è stata una giornata storica, in cui La mappa politica spagnola ha preso una svolta spettacolare che ricorderemo per decenni. Era il momento di ripresa elettorale del PSOE, ma anche il giorno in cui il Partito Popolare scese al di sotto dei livelli del 1982 e ho visto come Ciudadanos ha smesso di proporsi come possibile partner, e divenne un solido rivale nella lotta per la guida del centrodestra.
Ieri significa anche qualcosa che tutti sanno: come puoi vincere perdendo, o come Unidas Podemos, ottenendo un risultato mediocre, può diventare un pilastro fondamentale del nuovo governo, con potere e influenza.
Il 28 aprile 2019 sarà ricordato anche con la giornata del l’emergere di Vox al Congresso. Un aspetto dolceamaro che ieri trasmetteva una certa delusione in ogni parola dei suoi leader. Ancora una volta è dimostrato (era già successo con Podemos nel 2015) che una cosa è dominare la strada, i comizi o il mondo dei social network, un'altra è la volontà dei cittadini espressa nel libero atto di voto. Alle urne Vox è rimasto a metà strada, distruggendo così ogni speranza di un governo alternativo a quello del PSOE.
¿Y ahora qué? Ciudadanos, come affermato in campagna elettorale, rinuncia a raggiungere un accordo con Sánchez, e intende concentrarsi sul compito di piombo l'opposizione. Lasciando così il campo libero per a Governo del PSOE e Unidas Podemos. Ma questo governo avrà bisogno di più sostegno per potersi insediare, o almeno dell’astensione attiva di uno o più gruppi, perché il PNV da solo non basta. Sarà possibile raggiungere un accordo? Ieri Pedro Sánchez ha posto un limite: il rispetto della Costituzione.
Qui lasciamo il “Pactorium”. Sarà uno strumento essenziale per le prossime settimane... o mesi.
Tu opinione
Ci sono alcuni norme commentare Il loro mancato rispetto comporterà l'espulsione immediata e permanente dal sito.
EM non è responsabile delle opinioni dei suoi utenti.
Vuoi sostenerci? Diventa un mecenate e ottieni accesso esclusivo ai pannelli.