In assenza del conteggio dei voti non faccia a faccia, questi sono i dati sullo scostamento dei sondaggi e delle stime rispetto al risultato finale delle elezioni in Euskadi.
Le differenze tra la percentuale di voti prevista per ciascun partito e quella effettiva sono, in cinque casi su sei, intorno al punto o anche meno, e rientrano perfettamente nei margini di errore ammissibili. Nel caso di Podemos, invece, il risultato è inferiore di tre punti e mezzo rispetto alle previsioni ed è chiaramente al di fuori delle previsioni.
I sondaggi hanno dato ragionevolmente giusto il numero dei seggi dei partiti, con margini di errore di circa uno in più o in meno. Anche in questo caso, solo con Podemos l'errore è stato grosso, e sfiora i quattro posti.
Il bilancio complessivo di tutte le rilevazioni è stato discreto: né disastroso né brillante.
Tra i sondaggisti nello specifico, però, ci sono grandi differenze: dobbiamo sottolineare l'ottimo risultato di GIZAKER. IKERFEL, invece, si distingue per il contrario.
E per quanto riguarda le due stime di posti che abbiamo incluso anche per poterle analizzare oggi, quella di Pen_sa_dor è in cima alla classifica, mentre quella di Juan José Domínguez è stata, di gran lunga, la più sbagliata tra tutti i sondaggi e stime.
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