Oggi si sono conosciuti i dati sul Prodotto Interno Lordo del secondo trimestre del nostro Paese, e le previsioni di forte calo si sono finalmente avverate: Il PIL è crollato del 18,5%, il calo più grande della storia.
Questo dato suppone un crollo tre volte maggiore di quello registrato nel trimestre precedente, e doppio rispetto ai dati provenienti da Germania o Usa, che si aggirano intorno al 10% su base trimestrale. Per trovare un calo moderatamente comparabile, dobbiamo tornare alla crisi economica di dieci anni fa, quando il PIL crollò del 4,5%.
Forti cali anche nelle esportazioni (-33,5%), negli investimenti produttivi (-26%) e, particolarmente forte, nei settori legati al turismo come l’ospitalità, che diminuiscono del 40%.
In crescita, invece, nel trimestre appena concluso l'agricoltura (+4,4%) e il settore bancario (+3,4%).
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