Torna ai minimi il gradimento di Trump

Fin dai giorni del suo insediamento, Trump non è mai stato un presidente molto popolare nel suo paese.

Tuttavia, negli ultimi mesi era riuscito a frenare il suo costante calo di popolarità, e aveva addirittura recuperato alcune posizioni. Tuttavia, gli ultimi avvenimenti e, soprattutto, la sua mancanza di convinzione nel prendere le distanze dal candidato repubblicano al Senato dell'Alabama, accusato di abusi sessuali, lo stanno mettendo a dura prova.

L'Alabama è uno stato che i repubblicani davano per scontato fino alle elezioni di questa settimana, e il fatto che il loro candidato abbia perso contro il democratico Doug Jones è un duro colpo per il credito dello stesso presidente, che si trova in una posizione meno solida, con un Senato che gli è sempre meno favorevole.

L’opinione pubblica ha reagito immediatamente:

L'indice di gradimento del presidente Trump è tornato vicino ai minimi storici quest'estate e, secondo l'analista Nate Silver, dovrebbe continuare a diminuire nelle prossime settimane.

Trump è, di gran lunga, il presidente recente peggior valutato dai suoi stessi concittadini. Il confronto con i due precedenti è rivelatore:

Trump non regge il confronto con nessuno di loro, se consideriamo il suo merito durante il primo anno in carica. Nemmeno Bill Clinton, che ai suoi esordi veniva definito “l’incredibile presidente in contrazione”, non ha quasi mai avuto un punteggio così basso. Molto meno, ovviamente, Geoge Bush, anch’egli favorito dal fervore patriottico seguito all’11 settembre. Da parte sua, Obama ha registrato un costante calo di popolarità nel suo primo anno, ma in nessun caso della stessa entità di quelli subiti da Trump.

Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Il mandato è appena iniziato e l’esperienza dimostra che i presidenti precedenti sono riusciti successivamente a riconquistare popolarità (o, al contrario, a rovinarla) per ragioni imprevedibili durante il loro primo anno di presidenza.