La Data del 30 giugno si avvicina, e con esso la fine del calendario inizialmente previsto per concludere i fascicoli di regolamentazione del lavoro temporaneo che hanno iniziato ad essere applicati a marzo, ma esiste un ampio consenso sul fatto che in alcune situazioni sarà necessario continuare con questa regolamentazione per qualche altri mesi...
Il governo, rispondendo alle richieste dei sindacati e dei datori di lavoro, ha inviato agenti sociali tre diverse bozze cercare di concordare le modalità di proroga e le condizioni alle quali ciò avverrà. Anche se tutti i partiti hanno la volontà di andare avanti, la verità è che il Consiglio dei ministri di oggi non è riuscito a risolvere la questione perché ci sono state gravi discrepanze. Proprio ieri l'esecutivo ha inviato un nuovo testo ai sindacati e ai datori di lavoro, rispondendo ad alcune delle richieste da loro sollevate.
Oltre il 30 giugno, metteremo fine alla situazione attuale, in cui l'ERTES è stata causa di "forza maggiore", e passeremmo a ERTES' per ragioni oggettive', cioè per quelle aziende i cui settori non hanno recuperato gran parte della loro attività e, quindi, sono costrette a mantenere un calo delle assunzioni per un periodo più lungo. L’idea iniziale, su cui sembra esserci anche consenso, è che la scadenza ideale sia il 30 settembre.
Anche se il governo potrebbe approvare questa proroga tramite decreto, nonché modifiche alle esenzioni contributive e altri adeguamenti, il ministro Yolanda Diaz ha affermato che “c'è tutto il tempo” per raggiungere un accordo (sindacati e datori di lavoro dovrebbero rispondere all'ultima proposta del ministero domani) e che È preferibile che il contenuto della norma rifletta l'accordo sociale e non solo i criteri del governo.
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