L’Argentina è un paese politicamente molto turbolento.
I latinoamericani sono passati dal sostenere con forza il protezionismo dei Kirchner alla svolta radicale verso il liberalismo economico con l’attuale presidente Macri.
Ma in una nazione più divisa che mai recenti sondaggi mostrano un diffuso malcontento il che si traduce in una brusca caduta dei leader finora carismatici. In questo contesto sono emerse nuove formazioni che puntano sulla trasversalità, ma non sono ancora riuscite a convincere la maggioranza.
L'immagine degli ultimi due Presidenti della Repubblica è negativa per oltre il 55% degli argentini, di cui più di 4 su 10 hanno una cattiva/pessima immagine.
Nei sondaggi pubblicati questa domenica si osserva come appena il 30% della popolazione sostiene il proprio presidente, seguita da Cristina Fernández de Kirchner con uno scarso 26%.
Alla domanda su un ballottaggio (secondo turno delle elezioni presidenziali) Tra Macri e Kirchner il risultato è un pareggio tecnico con un leggero vantaggio per il leader liberale.
Il numero degli indecisi si aggira intorno al 30% superando chi scommette su uno dei candidati ufficiali.
Senza dubbio, la disaffezione politica si aggiunge ancora una volta ai problemi degli abitanti di questa bellissima terra.
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