Il presidente del Cs, Inés Arrimadas ha dichiarato che il suo partito negozierà con il presidente del governo, Pedro Sánchez, a seconda delle sue proposte.: “La mano tesa per cosa? Fare cose buone per la Spagna, sì, fare cose cattive per la Spagna, no”.
In un'intervista a "El Periódico" questo sabato, riportata da Europa Press, ha sostenuto che Cs continuerà a difendere “la sua ideologia di partito centrista e liberale e continuerà a pensare ai cittadini” quando entrerà in qualsiasi negoziato.
"Ogni volta che dovrò prendere una decisione, non penserò se dà o toglie voti, penserò: "Questo è corretto?". Sì? Bene, lo facciamo", ha detto.
E ha aggiunto che tra le cose che Cs non negozierà c'è la “distribuzione” dei giudici, in riferimento alle nomine del Consiglio generale della magistratura (CGPJ) e alla sua riforma.
ELEZIONI IN CATALOGNA
Prima delle elezioni in Catalogna, ha assicurato che il Cs è l'unico partito che propone un'alternativa costituzionalista, e ha respinto che lasciare il Parlamento alla guida di Cs sia stata una decisione sbagliata: “La Catalogna è molto ben coperta con Carrizosa”.
Inoltre, ha sostenuto che “non si lascia la Catalogna quando” si va a Madrid, e ha sottolineato che lei è, secondo le sue parole, l'unica leader catalana di un partito nazionale.
Si è anche rammaricato che gli venga chiesto perché non si sia presentato all'investitura: “È ovvio; Non aveva la maggioranza in Parlamento. "Se avessi proposto, [Roger] Torrent non mi avrebbe concesso una sessione di investitura."
Alla domanda se abbia provato a convincere l'attuale numero 2 del PP ed ex candidato Cs, Lorena Roldan, per restare nel partito, ha dichiarato: “Ha detto che voleva fare quel passo e lo ha fatto. Carrizosa è un candidato magnifico, ingloba consensi come quello di Anna Grau e ne recupera altri”.
PERDONO
Ha definito un privilegio la possibile grazia per i leader indipendentisti condannato da 1-O: “Che cosa ci guadagniamo perdonandoli? Lasciarli fare di nuovo? Cioè, estendere il processo?
Per quanto riguarda l’accesso al terzo grado, ha sostenuto che i detenuti 1-XNUMX devono rispettare le stesse regole di qualsiasi cittadino, “né più né meno”.
COVID E CONFINI
Per quanto riguarda la pandemia di Covid-19, si è rammaricato che i dati siano drammatici, nelle sue parole, e ha sostenuto “misure più rigorose attraverso il consenso”.
In questo senso, ha spiegato, Cs propone un accordo “per un confinamento intelligente” che ne eviti uno totale e duraturo come quello di marzo, con aiuti diretti alle persone colpite, aumento del telelavoro, test massicci e accelerazione della vaccinazione.
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