Secondo il Barometro Socyl di primavera, pubblicato oggi, la grande maggioranza della popolazione di Castilla y León è favorevole al mantenimento dell'attuale organizzazione territoriale (più dell'85%), anche se esistono forti differenze tra l'opinione di alcune province e altre quando si tratta di riguardo.
L'antico dilemma, presente fin dalla proclamazione dell'autonomia nel 1983, se fosse conveniente o meno riunire León e Castilla (Vecchia) in un'unica entità, continua ad essere oggetto di dibattito, soprattutto nella provincia di León. Negli altri la volontà di indire un referendum per chiarire la questione è molto minore.
Se dividiamo le province in base alla loro appartenenza storica all'uno o all'altro regno prima dell'unificazione del 1230, troviamo una maggiore sostegno alla separazione nelle aree leonesi, soprattutto nell'attuale provincia di León. Nella zona castigliana i sostenitori della separazione sono molto meno numerosi, anche se più numerosi a Burgos e Segovia, province che negli anni '80 avevano avanzato delle proprie rivendicazioni. Il punto in cui il sostegno alla frammentazione della regione raggiunge il suo minimo è, precisamente, nelle province di Valladolid e Palencia, che tradizionalmente segnavano il confine tra i due regni, e i cui territori oscillavano tra i due.
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