La presidente del Parlamento, Laura Borràs, ha sostenuto giovedì che il Governo della Generalitat ha il “dovere” di negoziare l’indipendenza dallo Stato nel quadro del tavolo di dialogo e Ha avvertito che avrà senso solo se si tratterà dell'amnistia e del diritto all'autodeterminazione.
In una conferenza tenutasi alla 53ª Università Estiva Catalana (UCE) di Prada de Conflent (Francia) insieme all’ex presidente della Generalitat Quim Torra, trasmessa anche per via telematica, Borràs ha affermato che un governo indipendente “ha il diritto di negoziare infrastrutture e poteri, mancherebbe altro, “Ma ha il dovere di negoziare come procedere verso l’indipendenza”.
Inoltre, ha ricordato che il presidente Pere Aragonès ha affermato nel suo discorso di investitura che l'esecutivo catalano si impegna a portare a termine la secessione.
TABELLA “TRATTATIVE”.
Laura Borràs ha ribadito il suo “scetticismo” con questo tavolo e ha anche affermato che il nome è sbagliato, poiché dovrebbe riguardare la negoziazione, non il dialogo.
“È evidente che la Catalogna deve negoziare con lo Stato, ma Lo Stato ritiene che basterà una simulazione di dialogo per abbandonare il processo di indipendenza decisamente indietro”, ha avvertito.
Borràs, capolista della lista Junts alle elezioni catalane, ha aggiunto che le rivendicazioni sulle questioni regionali “hanno altri contesti, altri ambiti in cui possono essere discusse e risolte”.
Inoltre, ha previsto che “ci vorranno molto meno di due anni per vedere se il tavolo delle trattative avrà un senso, perché avrà senso solo se verranno affrontate le questioni in gioco: l'amnistia e il diritto all'autodeterminazione. Se questi temi non entreranno nemmeno all’ordine del giorno con la scusa che non rientrano nella Costituzione, presto arriveremo alla fine della strada.
“La velocità del diesel imposta dal presidente Sánchez e i precedenti messaggi che stanno lasciando Le trasmissioni da Madrid non invitano certo all'ottimismo, perché il presidente spagnolo sembra più preoccupato di garantire una nuova vittoria elettorale che di risolvere la situazione catalana.", e ha accusato Sánchez di ignorare che, secondo le sue parole, le elezioni del 14F hanno generato il Parlamento più indipendentista della storia.
Articolo preparato da EM da una telescrivente
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